L’uguaglianza di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma anche una base necessaria per un mondo pacifico, prospero e sostenibile, come affermato in molti documenti e dichiarazioni delle Nazioni Unite. È stata inoltre inserita nell’Agenda 2030, come uno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, che l’UE si è impegnata ad attuare, sia nelle sue politiche interne che in quelle esterne.

L’Obiettivo 5 mira a raggiungere l’uguaglianza di genere ponendo fine a tutte le forme di discriminazione, violenza e pratiche dannose contro donne e ragazze nella sfera pubblica e privata. L’uguaglianza tra donne e uomini è un valore comune dell’Unione europea (UE), come sancito dal Trattato di Lisbona. Ai sensi del Trattato sull’Unione europea, la promozione della parità di genere è uno dei compiti dell’Unione (articolo 3). In tutte le sue attività, essa mira a eliminare le disuguaglianze e a promuovere la parità tra donne e uomini (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, articolo 8).

Nel campo dell’uguaglianza di genere, l’Unione europea ha adottato diversi documenti giuridici. Oltre alle direttive giuridicamente vincolanti, il Patto europeo per l’uguaglianza di genere (2011-2020) e la Strategia per l’uguaglianza di genere (2020-2025) rappresentano un chiaro impegno delle istituzioni europee verso la promozione dell’uguaglianza di genere. I progressi raggiunti nel campo dell’eguaglianza di genere vengono riportati ogni anno nella “Relazione sull’uguaglianza tra donne e uomini” della Commissione europea. Dal 2006, l’UE ha inoltre istituito l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE). Quest’ultimo è un organismo autonomo volto a contribuire e rafforzare la promozione dell’uguaglianza di genere, considerando che “l’uguaglianza di genere non può essere raggiunta solo con una politica antidiscriminatoria, ma richiede misure per promuovere una coesistenza armoniosa e una partecipazione equilibrata di uomini e donne nella società”.

La società civile, i cittadini e le categorie professionali non sono sempre al corrente del ruolo svolto dall’UE nella promozione dell’uguaglianza di genere, sebbene tale funzione sia destinata ad incrementare in seguito alla recente ratifica della Convenzione di Istanbul da parte dell’UE. L’obiettivo generale del progetto è quello di sensibilizzare studenti, avvocati e società civile sul ruolo dell’Unione europea nella promozione dell’uguaglianza di genere. A tal fine, saranno organizzate diverse attività didattiche rivolte a diversi gruppi di persone. Tutte le attività si svolgeranno presso il Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università di Siena, usufruendo delle competenze maturate da un gruppo di docenti donne all’interno dei corsi che già tengono e degli accordi esistenti con organizzazioni professionali e della società civile e con Università di Paesi extra-UE. Il progetto mira a diffondere e promuovere la conoscenza del ruolo dell’UE in una società più ampia (al di là del mondo accademico e del pubblico specializzato), promuovendo il dialogo tra il mondo accademico e la società.